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La Sig. D. L., era ricoverata in regime di T.S.O. presso il Servizio psichiatrico del P.O. per “scompenso psicotico di tipo paranoideo con eteroaggressività”. Durante il ricovero cadde dal letto accidentalmente, riportando ecchimosi allo zigote sinistro e frattura dell’estremo distale del radio.
Pur consigliando l’intervento chirurgico di riduzione e sintesi, i sanitari procedettero soltanto al confezionamento di doccia gessata brachio- metacarpale e la paziente fu dimessa con diagnosi di “bouffé delirante frattura di Colles (polso sinistro)”.
Al successivo controllo radiologico venivano accertati esiti di frattura scomposta di Colles di polso sinistro con residua deformità del polso e note di artrosi radio-carpica e una mancata limitazione funzionale del polso con una marcata deformazione associate ad un deficit di forza prensile con intensa artralgia.
Dallo studio del dato documentale ed a seguito dell’esame obiettivo del caso, lo studio Legale Orlando proponeva azione giudiziale al fine di accertare la sussistenza di responsabilità nei confronti del personale del nosocomio, sia per ciò che concerne la carente vigilanza della pz., sia per ciò che attiene agli sfavorevoli esiti anatomo-funzionali ad essa residuati dal mancato trattamento chirurgico.
Il Tribunale adito, condividendo integralmente la tesi dello Studio Legale Orlando, accertò che tra il mancato intervento chirurgico e gli esiti residuati all’arto superiore sinistro sussistevano elementi di negligenza e imperizia, e riconobbe alla nostra assistita a titolo di risarcimento danni la somma complessiva di euro 17.466,000, oltre agli interessi legali al tasso previsto dal codice civile, dalla data dell’evento dannoso (24.10.2005) sul predetto importo.
(cfr. Sent. Trib. Napoli del 18/07/19)
Il sig. C. A., all’epoca dei fatti 64enne, sottoposto ad intervento di cataratta e vitrectomia all’occhio destro presso una struttura sanitaria pubblica, riportava uno stato di cecità monolaterale dovuto ad errata esecuzione tecnico-materiale di detta operazione.
Esaminato il caso dallo Studio Legale Orlando, redatta la perizia da parte dei ns. medici specialisti, è emersa la fondatezza della pretesa del Sig. C., per cui è stata promossa azione giudiziaria al fine di ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non subiti a seguito di tale evento.
Il Tribunale ha accertato la responsabilità dei sanitari coinvolti in termini di imperizia e negligenza per aver eseguito l’intervento di vitrectomia senza operare un’accurata e completa rimozione delle fibre vitreali, riconoscendo che le residue condizioni del Sig. C., sia funzionali che anatomiche caratterizzate da un visus spento all’occhio destro, sono collegate ad una inadeguata ed insufficiente gestione delle complicanze occorse a seguito del suddetto intervento.
Dunque è stata ritenuta fondata la domanda promossa dallo Studio Orlando ed il C. ha ottenuto in via giudiziale quale risarcimento la cospicua somma di € 96.387.000 oltre interessi compensativi come per legge.
(cfr. Sent. Trib. Napoli del 14/10/2021)